
DARIA D.

"I don't want realism. I want magic! I try to give that to people. I don't tell the truth, I tell what ought to be truth..." Tennessee Williams "A streetcar named Desire"



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Hollywood! Hollywood!
H
anno rischiato tutto
O
niente per
L
uccicare
L
ike Sta r
Y
es!
W
e c ould be contenders
O
sarà gloria
O
sarà oblivio, niente nel mezzo
D
eath is around the corner, smiling...
(ma questo vale per tutti)
“Dente d’oro” è la storia di un regista e sceneggiatore premio Oscar senza più idee e ispirazione. Vive in un mondo superficiale fatto di “baci, abbracci e pugnalate” dove può avere e comprare tutto, anche un premio Oscar, grazie alla fama e al successo cui è arrivato. Ma il suo passato, però, è stato brutale, meschino, sofferente.
Un produttore gli commissiona un nuovo film ma il blocco dello scrittore o come lo chiama il suo manager “stitichezza creativa”, è come un macigno che lo trascina inesorabilmente, a poco a poco, nel baratro della sterilità e della depressione facendo ritornare in superficie quel passato che sembrava passato.
Una notte, passeggiando per la città, una città di mare, decadente e misteriosa, tentatrice e indifferente, multietnica e bukowskiana, si lascia portare dal caso, oppure no, in strade e luoghi dove non veniva da una vita.
Ora è solo, il suo mondo dorato alle spalle, davanti ci sono i vicoli malfamati, le navi imponenti, le puttane del porto, i senza tetto, una trattoria equivoca. Il caso lo spinge a entrarci, tra marinai, immigrati, ladruncoli, cuochi strafatti e camerieri spioni.
E tra un bicchiere di vodka e l’altro, il dente d’oro di Dashenka lo abbaglia e seduce ancor più dell’oro cui era stato abituato fin’ora.
“Niente capita per caso.”Erano le parole pronunciate da Dente d’oro ma cosa ne sapeva lei del caso che io non sapevo?"
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Accettando di vendere l’anima, il regista ne accetta anche i rischi, i pericoli, le tentazioni ma lui non è un puro, non è un ingenuo, è un cinico pronto a tutto. Ascoltando i racconti freddi e aspri come la vodka di una bionda venuta da lontano, bella, intelligente e vendicativa, comodamente seduti dentro un carro funebre slash limousine, guidato da Snaky/Alexey, sa che avrà di nuovo l’opportunità di tornare sul podio degli Academy Awards. Ma tutto questo gli costerà molto caro.
Ma in fin dei conti il caso non è stupido ed è anche più imparziale di quello che pensiamo, imparziale nelle sue imprese… soprattutto in quelle malvagie, ciniche e senza scrupoli.
Un mystery con una struttura da sceneggiatura, un dramma psicologico e non solo, uno spaccato sulla faccia meschina, superficiale, stupida e falsa del mondo dello spettacolo, dove non c’è solo glamour, stelle che splendono e tappeti rossi, ma il peggio dell’uomo e della donna disposti a tutto per avere successo, fama e soldi.

